Diagnosi
La ptosi palpebrale è solitamente facilmente individuabile. Si consiglia di rivolgersi a un medico specialistico (oculista), che possa completare la diagnosi tramite l’esecuzione di un esame clinico accurato e con un’anamnesi completa.
Lo specialista potrebbe prescrivere una visita ortottica (che individua eventuali anomalie a carico dell'apparato neuromuscolare dell'occhio), un esame del campo visivo (per determinare la gravità della ptosi), nonché richiedere il consulto di altri colleghi specialisti, come ad esempio il neurologo.
Cura
Il trattamento della ptosi varia a seconda della sua eziologia (causa) e della gravità della situazione.
In alcuni casi la terapia potrebbe limitarsi ad esercizi oculari per rafforzare i muscoli palpebrali, all’utilizzo di appositi occhiali “stampella” o di speciali lenti a contatto sclerali per sostenere la palpebra.
Fondamentalmente, però, la terapia principale della ptosi è chirurgica. L’intervento chirurgico ha sia uno scopo funzionale, per ripristinare mobilità e posizione normali delle palpebre, sia uno scopo estetico, per ripristinare, per quanto possibile, la simmetria tra i due occhi.
La scelta della tecnica chirurgica più adatta dipende dalla funzionalità residua del muscolo elevatore e verrà valutata dallo specialista a seconda della situazione.
Le condizioni sistemiche e/o le sindromi congenite associate, qualora presenti, richiedono un trattamento specifico da effettuarsi in collaborazione con lo specialista più indicato (internista, neurologo, ecc.).