Comunicato stampa — 29/04/2024 - Admin
Terapia antibiotica topica oftalmica: i benefici dell'uso di un collirio a base di moxifloxacina
[18 aprile 2024]
[Casoria]
In una recente review il Prof. Lorenzo Drago, Direttore del Laboratorio di Microbiologia Clinica presso l’Università di Milano, ha illustrato i vantaggi dell'utilizzo della moxifloxacina in collirio per la prevenzione ed il trattamento delle infezioni oculari.
La Moxifloxacina, un antibiotico fluorochinolonico di quarta generazione, si distingue per la sua spiccata efficacia su un ampio spettro di microrganismi Gram negativi e Gram positivi tra cui quelli responsabili delle infezioni oculari.
In Oftalmologia, le infezioni destano preoccupazione a livello mondiale per la crescente e significativa resistenza dei batteri patogeni oculari agli antibiotici. Questa insensibilità dei germi è stata determinata dall’uso indiscriminato di questi farmaci in tutte le branche della medicina oltre che in oftalmologia. La delicatezza dell'occhio richiede trattamenti mirati per risolvere efficacemente tali infezioni, minimizzando gli effetti collaterali e prevenendo anche l’insorgenza di resistenza batterica. Come già scritto, la moxifloxacina eradica una gamma particolarmente ampia di batteri patogeni, tra cui quelli responsabili anche delle infezioni oculari pediatriche. L’ampio spettro antibatterico è una delle componenti più importanti del successo terapeutico. Normalmente, infatti nell’attività di routine non è sempre possibile identificare l’agente etiologico e scoprirne la sensibilità agli antibiotici e poiché i batteri patogeni possono non essere sensibili al principio attivo somministrato, il successo del trattamento non è scontato.
Oltre alle proprietà sopra menzionate, la moxifloxacina emerge anche per le caratteristiche farmacocinetiche nonchè per la sua lunga biodisponibilità oculare che rappresenta il tempo in cui adeguate quantità di farmaco permangono nel sito d’azione dopo l’instillazione. In virtù di queste caratteristiche, la moxifloxacina presenta un regime posologico poco frequente nel corso della giornata garantendo comunque una copertura antimicrobica efficace fra le somministrazioni. Il numero basso di instillazioni favorisce l’aderenza alla terapia ovvero la compliance; dunque, le probabilità che il paziente dimentichi di instillare si riducono. Inoltre, la persistenza di dosi di antibiotico efficaci sulla superficie dell’occhio contribuisce a prevenire l’insorgenza della resistenza batterica che è dovuta anche al contatto del germe con dosi farmacologiche insufficienti. Questi aspetti sono particolarmente importanti nei bambini che, come sappiamo, sono i pazienti più soggetti alle infezioni oculari e più riluttanti alla cura.
Tutte queste caratteristiche rendono il collirio a base di Moxifloxacina uno strumento terapeutico prezioso nell'armamentario farmacologico oftalmico.
Ultimo ma non per importanza, è l’aspetto riguardante la formulazione in soluzione multidose “autopreservata”. La moxifloxacina uccide anche i germi che possono contaminare le soluzioni oftalmiche multidose dopo l’apertura; quindi, la sua formulazione non richiede l’impiego dei conservanti (es. benzalconio) che si rivelano tossici per la superficie oculare. Il concetto di “autopreservato”, ovvero di farmaco che può fare a meno dei conservanti, rende la soluzione oftalmica più compatibile e tollerata da una superficie oculare offesa o infiammata per la presenza di una infezione.
Il Prof. Lorenzo Drago mette anche in evidenza l'importanza di preservare, durante il trattamento con antibiotici topici, il microbiota oculare ovvero l’insieme di tutti i microrganismi che colonizzano la superficie oculare senza danneggiarla e che svolgono un ruolo protettivo dalle infezioni. I conservanti chimici usati nelle preparazioni oftalmiche possono sortire effetti deleteri su questi germi. L’impiego quindi di antibiotici “autopreservati” può favorire la costituzione di una flora batterica sana durante e dopo il trattamento farmacologico e può assicurare un ripristino veloce della normalità .
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